Pseudonimo di
Allen Stewart Konigsberg. Attore, sceneggiatore, regista e
produttore cinematografico statunitense. Nato in una famiglia ebraica di origine
ungherese, dopo aver frequentato la scuola ebraica e quella pubblica, si iscrisse
alla Midwood High School di Brooklyn, dove conobbe Mickey Rose, futuro co-autore
di alcune delle sue prime sceneggiature, con il quale condivise gli interessi per
la pallacanestro, il baseball, il cinema e la musica jazz. A 15 anni iniziò a
scrivere battute e barzellette per alcuni giornali di New York, con lo
pseudonimo di Woody Allen. Abbandonati gli studi sia alla New York University
sia al City College di New York, iniziò a lavorare nei locali del
Greenwich Village, alternando esibizioni musicali (suona il clarinetto
dall'età di 12 anni) e comiche, nelle quali fece trapelare il suo modo
ironico e malinconico di intendere gli eventi della vita. Facendo, della sua vita
privata, delle sue esperienze sul lettino dello psicanalista, del suo primo
matrimonio finito, gli argomenti preferiti delle sue gag,
A. riscosse subito
l'attenzione dei critici, che riconobbero in lui la stoffa di un grande comico.
Si mise in luce nel 1965 come interprete e sceneggiatore del film
Ciao, Pussycat
di Clive Donner, che già rivelò quelle che sarebbero state le "ossessioni" più
ricorrenti nel suo cinema: il sesso e la psicanalisi. Quattro anni più tardi iniziò
a dirigere una serie di pellicole di una comicità scatenata e fulminante, in cui
figurò anche come protagonista:
Prendi i soldi e scappa (1969),
Il dittatore
dello Stato libero di Bananas (1971),
Tutto quello che avreste voluto sapere
sul sesso (1972),
Il dormiglione (1973),
Amore e guerra (1975).
Bersaglio della sua satira, spesso graffiante e paradossale, è la figura dell'americano
medio, timido e complessato, alle prese con i problemi esistenziali che assillano la
società contemporanea. Più raffinata e cerebrale fu la vena umoristica che caratterizzò
le pellicole successive, da
Io e Annie (1977) - che gli valse due
Oscar per la migliore regia e la migliore sceneggiatura e che segnò l'inizio della
sua relazione con Diane Keaton - a
Manhattan (1979);
Una commedia sexy in
una notte di mezza estate (1982);
Zelig (1983);
Broadway Danny Rose
(1984);
Hannah e le sue sorelle (1986), con cui vinse il suo terzo Oscar per la
sceneggiatura;
New York Stories (1989);
Crimini e misfatti (1989);
Mariti e mogli (1992);
Misterioso omicidio a Manhattan (1993);
La
dea dell'amore (1995);
Tutti dicono I love you (1996);
Harry a pezzi
(1997);
Accordi e disaccordi (1999), con cui esordì nella sceneggiatura;
La maledizione dello scorpione di giada (2001);
Hollywood ending (2002);
Anything else (2003). Fu invece solo regista e sceneggiatore, senza comparire in veste
di attore, delle pellicole
Interiors (1978),
La rosa purpurea del Cairo
(1985),
September (1987),
Radio Days (1987),
Un'altra donna (1988),
Alice (1990),
Pallottole su Broadway (1994),
Celebrity (1998),
Melinda e Melinda (2004),
Match point (2005). Alcuni di questi film risentono
fortemente della poetica bergmaniana: diventano così ricorrenti i temi della morte e della
religione, esorcizzati con il filtro dell'ironia.
A. recitò anche in opere dirette
da altri registi, quali:
Provaci ancora, Sam (1972) di Herbert Ross,
Il prestanome (1976) di Martin Ritt,
Storie di amori e infedeltà (1991) di
Paul Mazursky,
Gli imbroglioni (1999) di Stanley Tucci,
Una spia per caso
(1999) di Douglas McGrath,
Ho solo fatto a pezzi mia moglie (2000) di Alfonso Arau.
Indiscusso genio della pellicola, è il maggiore esponente della comicità intellettuale ebraica
new-yorkese che privilegia forme quali il paradosso e il nonsense, e sicuramente il più europeo
dei registi americani.
A. è anche uomo chiacchierato e dalla tormentata vita privata:
nel 1991 si legò sentimentalmente a Soon-Yi, la ragazza coreana di 21 anni che Mia Farrow
- con cui aveva avuto una relazione dal 1981 al 1991 - aveva adottato in un suo matrimonio
precedente (n. New York 1935).
Woody Allen